Siamo saldamente attaccati alla terra senza la quale nulla sarebbe possibile, a quelle radici che ci hanno dato la vita, e allo stesso tempo ci sentiamo sognatori capaci di guardare oltre la cima dei filari nei campi, proiettandoci verso nuove sfide e nuovi orizzonti.
Abbiamo ricevuto un’eredità preziosa, fatta di rispetto, dedizione e cura. È questa la chiave della nostra attività, da quando il primo grappolo germoglia fino al momento in cui chiudiamo una nuova bottiglia: il rispetto per il prodotto, per i nostri clienti, per l’ambiente, per il mondo attorno a noi e il suo continuo mutamento.
Sappiamo quanto conti il legame tra azienda e territorio, per questo tuteliamo il paesaggio e la biodiversità, siamo trasparenti nella tracciabilità dei nostri vini, curiamo ogni dettaglio per ottenere il massimo livello qualitativo, siamo attenti alla filiera lunga che necessita di eccellenza in ogni passaggio.
Non è facile raccontare cosa significhi lavorare oggi in un’azienda agricola, un’azienda che porta il nostro nome e che è nata quattro generazioni fa. È semplice, invece, raccontarvi chi siamo. Perché noi siamo quello che facciamo. Ci curiamo in prima persona dei nostri vigneti, mettiamo in pratica ogni giorno gli insegnamenti con cui siamo cresciuti e, forti di questo, sappiamo sperimentare con coraggio.
Seguiamo le nostre vigne l’intero anno, per favorire il loro equilibrio tra attività vegetativa e produttiva in base alla varietà e al sistema utilizzato. Le accompagniamo ad affrontare con dolcezza il ciclo delle stagioni: la potatura invernale, cimatura e spollonatura in primavera, il diradamento dei grappoli eseguito a mano sotto il sole d’estate. Fino allo spettacolo della vendemmia autunnale che ancora oggi, dopo tanti anni, ci riempie il cuore di emozione e orgoglio.
Fin dalle origini, Cavazza è sinonimo di continua innovazione e sperimentazione. E le novità oggi non si fermano: applichiamo la tecnica della confusione sessuale con feromoni per prevenire l’attacco di insetti nocivi, e adottiamo nuovi sistemi come l’inerbimento dell’interfilare, la gestione delle erbe spontanee attraverso la competizione arborea, il diserbo meccanico e il sovescio per ricostituire la fertilità dei suoli.
Questo è quello che intendiamo quando diciamo di garantirvi la massima qualità e controllo in ogni step della produzione dei nostri vini. E per questo visitare la nostra cantina, significa veramente comprendere come nasce un vino.
Il legame profondo e diretto con la tradizione continua a ricoprire gran parte del nostro lavoro quotidiano. Tradizione che diventa una festa a settembre, quando raccogliamo le uve mature esclusivamente a mano, grappolo dopo grappolo. È in questi istanti preziosi che il tempo si ferma. Se chiudiamo gli occhi, possiamo ancora immaginare i nonni Domenico e Pietro che passeggiano tra i filari controllando le vigne con gesti amorevoli.