16 Feb Musetto con il cren
Osteria Madonnetta, Marostica (VI)
Ingredienti per 4 persone
1 musetto (cotechino)
Cren grattugiato fresco
acqua
Aceto di vino bianco
Condimento segreto dell’Osteria Madonnetta:
Non si tratta di un condimento, ma di un abbinamento. Si consiglia infatti di degustare il musetto accompagnato da un ricco purè di patate o da ‘radicci in tecia’ (tarassaco bollito e poi passato al tegame con un filo d’olio e dell’aglio in camicia).
Coessin col cren
Insaccato tipico del periodo invernale, dev’essere consumato entro un breve periodo dalla sua lavorazione e va cucinato (bollito). Si chiama musetto perché viene utilizzata per lo più la carne della testa del maiale, assieme alla cotenna ed ad altre parti della bestia, viene insaccato nel budello e viene insaporito con sale e pepe.
La nostra ricerca non ha prodotto informazioni interessanti sulla storia del musetto, ci ha confermato comunque che si trattava di un alimento della cucina tipica contadina, che prevedeva l’utilizzo di tutte le parti del maiale.
Lo stesso vale per il cren (rafano) che si riteneva utilizzato solo perché pianta spontanea. In realtà in passato si utilizzava non solo perché costituiva un ottimo ‘pulisci bocca’ se abbinato al musetto o alla carne lessa in generale, ma soprattutto per le proprietà terapeutiche di questa radice, utilizzata per trattare le infezioni delle vie urinarie, le affezioni dell’apparato respiratorio, stimolante nei processi digestivi e soprattutto battericida.
In ogni osteria veneta si può bere “n’ombra de vin” con una fetta di musetto e cren.